Seguendo quanto scrive Papa Francesco nel suo messaggio per la 8° Giornata Mondiale dei Poveri: “Ai poveri che abitano le nostre città e fanno parte delle nostre comunità dico: non perdete questa certezza! Dio è attento a ognuno di voi e vi è vicino. Non vi dimentica né potrebbe mai farlo. Tutti facciamo esperienza di una preghiera che sembra rimanere senza risposta. A volte chiediamo di essere liberati da una miseria che ci fa soffrire e ci umilia e Dio sembra non ascoltare la nostra invocazione. Ma il silenzio di Dio non è distrazione dalle nostre sofferenze; piuttosto, custodisce una parola che chiede di essere accolta con fiducia, abbandonandoci in Lui e alla sua volontà. È ancora il Siracide che lo attesta: “Il giudizio di Dio sarà a favore del povero” (cfr 21,5). Dalla povertà, dunque, può sgorgare il canto della più genuina speranza. Ricordiamoci che «quando la vita interiore si chiude nei propri interessi non vi è più spazio per gli altri, non entrano più i poveri, non si ascolta più la voce di Dio, non si gode più della dolce gioia del suo amore, non palpita l’entusiasmo di fare il bene. […] Questa non è la vita nello Spirito che sgorga dal cuore di Cristo risorto» (Esort. ap. Evangelii gaudium, 2)”.
L’anno pastorale 2023/2024, purtroppo, reca ancora in sé le ferite sociali postume del Covid-19 e dell’”effetto guerra” Russia e Ucraina. Questa analisi sociale mette in luce le diverse forme di povertà: scolastica, educativa, sanitaria, economica, abitativa, ereditaria, sociale etc., purtroppo sperimentate quotidianamente nel nostro percorso di accompagnamento e supporto ai più fragili.
Nonostante la difficoltà sociale sopra descritta, il Servizio Ausiliario di Caritas diocesana si impegna ad essere strumento vivo di animazione pastorale e civile per la comunità diocesana. Per tale ragione si ritiene necessario che l’azione pastorale promossa sia supportata da un impegno costante che coinvolga tutta la comunità ecclesiale.